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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Al Sasso in Umbria, la prova della ricotta prima di andare in Palestina

Parlare del cacio e della ricotta in questa casa palestinese non altro che è un piacere; la voglia di portare quei due nella casa palestinese e soprattutto la ricotta, parte dall'esigenza di dimostrare ai pastori palestinesi che il siero del latte si utilizza e non viene buttato. In una visita a Orvieto dalla mia cara amica Delia siamo andate al Sasso a comprare la ricotta da Danilo, il pastore con la risata molto gioiosa, quando siamo arrivate aveva appena fatto la ricotta e inattesa che si asciughi un poco abbiamo accompagnato Danilo ad pascolo e parlando si è aperto il discorso della Palestina e dei formaggi in Palestina. Mentre in Italia si può parlare un'infinità di varietà e qualità dei formaggi, in Palestina bastano due ore perché culturalmente il formaggio non viene apprezzato come ho visto in Italia durante i miei viaggi enogastronomici, per cui l'idea di importare alcun tecniche in Palestina viaggiava nella mia testa da anni e ha sorpreso anche che Delia co