Scambio tra cibo e culture

Quando vivevo in Italia mantenevo abbastanza le abitudini culinarie palestinesi, malgrado la bonta' del cibo italiano, ma la prima era per affermare l'identita' del cibo palestine e anche farmi sentire in Palestina, ora che non vivo piu' in Italia e certe cose che mi piaciono non si trovano qui come ad esempio la ricotta, cosi' ho deciso di produrla qui. In scambio con delle foto con un produttore di formaggio e tra l'altro sono fatte da Silvia Nives Vincitorio ; che e' venuta qui a Nablus per quattro giorni a fare foto per Bait Al Karama del suk e dei prodotti tipici di Nablus, abbiamo camminato tantissimo e quasi tutti ci conoscevano dentro la citta' vecchia.  In Palestina purtroppo il siero del latte non viene utilizzato, lo danno da mangiare alle pecore  o lo buttano, ho provato a convincere il produttore di usarlo e non sono riuscita, ma sono riuscita a farmi portare un po' del siero per poi fare la ricotta a casa mia al sesto piano

Nablus, da poco meno di un mese e' diventata la mia citta', non avrei mai pensato prima di otto mesi fa di poter fare una tappa della mia vita in questa citta'. Grande ma meravigliosa, e quando ti perdi non ti fa arrabbiare perche' ti permette di scoprirla. Kunafeh Non puoi passare per questa citta' senza mangiare uno dei piu' famosi dolci di Nablus da cui prendono il nome Nabulsiyeh, che vuol dire in arabo "di Nablus" ifatti questo dolce e' nato qui e da tempo si tramanda nelle famiglie dai genitori ai figli. Nel cuore della citta' vecchia e a pochi metri dal centro Bait Al Karama (la scuola di cucina palestinese per stranieri) c'e' un piccolo e storico laboratorio di dolci e subito di fronte c'e' il negozio che e'  quasi sempre pieno a tutte le ore, perche' la kunafeh e' proprio un pasto a Nablus e si mangia col pane soprattutto al mattino dagli operai prima di andare al lavoro. Certe pietanze cari a