Passa ai contenuti principali

Bukhari بخاري

Ciao!! 

Io e mio marito abbiamo deciso di mangiare vegetariano per una settimana, finalmente l'ultimo si è convinto che ci ne sono piatti saporito e buoni senza carne, o gli stessi piatto che siamo abituati a mangiarli con la carne possiamo farli senza, e comunque con questo freddo i nostri corpi hanno tanta voglia di legumi, dolci e cioccolata ovviamente. 
La zuppa di lenticchie rosse non è mancata. 

Ho proposto un piatto con i ceci e il riso che da molto tempo non mangiavo, avevo una nostalgia di questo piatto e mi è venuto in mente nel momento giusto.
Il piatto è da Gaza, lì nella striscia vivono molte persone nei campi profughi nel 48, erano costretti a lasciare le loro case durante la NAKBA, si sono presi le terre vicine ai loro villaggi, città le seconde case provvisorie, iniziando con una tenda poi le tende sono diventate casette con il tetto di zinco con la speranza di tornare nelle loro proprie case, e, ancora stanno aspettando, nel campo ci sono diverse culture mischiate dovuta alle diverse provenienze dei profughi. 
Chissà questo piatto da quale villaggio palestinese arriva a Gaza??

Testimonianza: Mahmoud Darwish, nativo del villaggio di Birwa in Galilea.
"Lo ricordo ancora, come fosse ieri. Una notte d'estate dormivamo sul portico di casa, d'estate lo facevano tutti nel villaggio, mia madre mi sveglio in panico e mi ritrovai a correre nei boschi con centinaia di altre persone. Sentivo il fischio dei proiettili sulle nostre teste e non capivo cosa stesse succedendo. Dove aver camminato e corso tutta la notte, arrivammo in uno strano villaggio con strani bambini. Allora ingenuamente chiesi: dove sono? Fu la prima volta che sentii la parola Libano. Ora so
che quella notte la mia infanzia finì."





Ecco per voi gli ingredienti di questo piatto:


200 g di riso (va bene anche il riso integrale)
100 g di ceci
2 cipolle medie
8-10 spicchi d’aglio
Acqua bollente q.b
Sale
1/2 cucchiaio di cumino
1/2 cucchiaio di coriandolo macinato
1/2 cucchiaio di spezie miste
1 cucchiaino di curcuma
6 cucchiai grandi d’olio d’oliva
PROCEDIMENTO:
Tagliate la cipolla a strisce leggermente grosse e mettetele su una pentola a rosolare con l’olio d’oliva. Poi aggiungete l’aglio, rosolate un pochino e versate il riso, speziato e salato, poi coprite tutto con l’acqua bollente. Lasciate a cuocere finché il riso sarà cotto.
Impiattate e servite il piatto con dell’insalata o lo yogurt.
Buon appetito!

Commenti

Post popolari in questo blog

Mansaf, il piatto degli eventi

  “Le città sono odori , una città, qualsiasi città, che non sia riconoscibile dal suo odore , non merita di essere ricordata. L’odore è memoria, è tramonto ”i n presenza d’assenza " ( Mahmoud Darwish ) .  ِA Hebron si sente l’odore del burro chiarificato, del caffè Hamada all’incrocio tra A l S huhada street e la città vecchia , del l’olio di frittura delle bancarelle del falafel . A ppena oltrepassata la porta della città , dal negozio a sinistra , un pentolone di burro chiarificato emana un profumo buonissimo . E sulla stessa strada si sente l’odore del jameed . E’ u n prodotto a base di yogurt, che viene agitato per separare il burro ; il liquido che rimane viene salato e messo in una garza per eliminare il siero e quando si ottiene un impasto duro, si mescola ancora con del sale , si mette ad essiccare al sole per la conservazione. L’odore del jameed, fresco e stagionato, bianco brillante, che richiama alla mente il profumo del mansaf , il piatto di tutte le occasi

Sfiha e manaish

Ciao amici!  Ieri ho provato per la prima volta a fare le sfiha (pizzette palestinesi) con un impasto preparato con lievito madre, e ci sono riuscita, sono venute buonissime e non solo perché la farcituta è buona ma anche l’impatto era leggero.  Per l’impatto ho seguito una ricetta di pane con lievito madre disidratato  100 g di lievito  1 chilo di farina 0  Un filo d’olio d’oliva  Sale  Acqua quanto basta  Ho mescolato tutto assieme finché ho ottenuto un impasto bello morbido, poi l’ho lasciato a lievitare per 24 ore piegandolo ogni tanto.  Per la farcitura:  Ho preparato 2 tipi; uno con il pomodoro e uno con la tahine (crema di sesamo) Farcitura al pomodoro:  250 g di carne di manzo macinata  2 pomodori tagliato a pezzetti  4 cucchiai di passato di pomodoro  Sale a piacere  Spezie: ( un pizzico di pepe nero, un pizzico di cannella)  Ho mescolato tutto ed ho lasciato gli ingredienti a conoscersi tra loro così per ottenere un gusto buono.  Per la farcitura con

Akkub عكوب

 Akkub, Gundelia in italiano.  Vi potrebbe sembrare strano, ma noi raccogliamo questa pianta e la prepariamo in vari modi, ovviamente dopo aver tagliato le spine. Di solito si raccoglie in primavera, nei mesi di Febbraio e Marzo.  É uno dei piatti pregiati in Palestina, è più amati soprattutto a Nablus in Cisgiordania. Mercoledì 8 Marzo ho preparato l' akkub per 30 persone in una dei miei incontri mensili con il forum culturale a Ramallah, è stata una bella esperienza, molti partecipanti l'hanno mangiato per la prima volta, ed è stato molto gradito.    Preservare e documentare  la cultura palestinese di cui anche quella culinaria è diventata una necessità urgente alla luce della battaglia culturale dell'occupazione contro tutto ciò che è palestinese e arabo, a partire dai suoi ripetuti tentativi di sradicare il palestinese dalla sua terra e di recidere il nostro legame con essa, per impedire di raccogliere i doni della terra a cui siamo abituati e che sappiamo trattare c

I dolcetti della festa Eid al Fitr

Mancavano pochi giorni alla fine del mese del Ramadan (il mese del digiuno per i musulmani), quando sono tornata a Padova, pur avendo la possibilità di rimanere in Palestina ed aspettare a festeggiare la festa lì, ho voluto tornare qui; nella mia seconda o prima casa "non importa la classificazione", la cosa più importante che mi trovo bene qui, e che amo questo posto, e mi piace che i miei condividono con me i miei momenti di gioia, e che mangino il cibo che faccio ecc.. e a proposito di cibo; non potevo arrivare al giorno della festa del fine digiuno senza aver fatto il dolci speciali, perché per me è molto importante per completare la gioa e per portare un pò agli amici quando vado alla preghiera la mattina della festa, dove si trovano tanti musulmani di varie nazionalità e quasi tutti portano i dolci per poi mangiare assieme. Alcuni ingredienti li ho comprati della Giordania, e alcuni della Palestina; sapevo di non aver tempo per comprarli a Padova visto che il giorno

la storia del Qatayef

Dopo i falafel e lo knafe che i palestinesi hanno iniziato a produrre  in casa da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, di conseguenza la chiusura anche dei ristoranti e le pasticcerie, una preparazione che era quasi hobby di poche persone nelle case palestinesi.   Siamo nel mese del Ramadan , e l’immagine più vista negli anni scorsi subito il primo giorno era le numerose file davanti alle pasticcerie a comprare   il Qatayef , dolce tipico del mese, la maggior parte dei palestinesi lo mangio dopo il pasto della rottura del digiuno, mentre pochi rompono il digiuno con il dolce specialmente nella città di Nablus. L’unica interpretazione che spiega il suo legame al mese del Ramadan perché è fatto a forma di mezzaluna simbolo del mese.   Si parla di vari origini di varie epoche storiche; dai tempi degli, Omayyadi Banū Umayya , Abbasidi Abbāsiyyūn e, i fatimidi Fāṭimiyyūn e anche i mammalucchi.   Il   primo lracconto è ambientato nell'era omayyade, si dice che era il dolce dei poe

Burbara, il dolce per la festa della santità di Santa Barbara

  I cristiani cattolici d'Occidente in Palestina hanno festeggiato ogni anno Santa Barbara القديسة بربارة il 4 Dicembre, mentre  i cristiani ortodossi d'Oriente la  festeggiano il 17 dello stesso mese, ma entrambi  con lo stesso  dolce a base di grano che si chiama Burbara بربارة di cui l'origine è il nome della santa.  I festeggiamenti non si limitano a mangiare il dolce in casa, ma viene dato anche ai bambini travestiti che girano per le case nel loro quartiere la notte tra il 16 e il 17 Dicembre. Perché il grano? La ricetta del Burbara ha origine nella leggenda di Santa Barbara che si credeva aver assistito a un miracolo: mentre fuggiva correndo attraverso campi di grano appena seminati, le piante sono germogliate e cresciute in fretta per coprire le sue tracce.. Secondo il calendario contadino, l'avvenimento della festa del Burbara indica che la terra è pronta per accogliere i semi di grano. Nei proverbi palestinesi si dice: "nella festa del Burbara , rime

Knafe, Kunafeh, a Palestinian dessert (Knafe recipe)

Ciao!! Il problema sempre per i palestinesi all'estero che non riescono a trovare la pasta dello knafe per preparala in casa, visto che non si vende. allora io ho pensato di preparagliela così sentono meno la nostalgia. مرحبا, مشكلة المغتربين الفلسطينيين دايما انه ما بلاقوا عجينة الكنافة الناعمة في الغربة خصوصا في الدول الأجنبية, انا فكرت احل المشكلة وأعمل فيديو عجينة الكنافة  علشان يحسوا أقل بالغربة ويعملوا الكنافة ليل نهار ولكل الضيوف. يلا احضروا هذا الفيديو وجربوها واحكولي. تحياتي, فداء

Sahlab

Ciao!! Fa molto freddo, piu' del solito e tutte le montagne e le strade sono coperte di neve, in questi tempi ci ricordiamo delle bevande calde moltissimo che tra loro c'e' lo  Sahlab , e' una bevanda di colore bianco, riscalda e buona. Lo sahlab e' una radice che viene macinata e aggiunta alla fecola di patate, lo zucchero poi questa miscela viene aggiunta al latte e fatta bollire. Questa bevanda si vende qui per le strade, ho visto anche che si vende per le strade in Turchia durante l'inverno. Se non trovate la radice dello sahlab in Italia, potete fare la bevanda con solo l'amido e gomma arabica e mahleb . Per fare 4 bicchiere di sahlab ci vogliono: 1/2 l di latte 3 cucchiai di amido di patate o mais Zucchero a piacere Mahleb , gomma arabica se volete Per guarnire Cannella Uva passa Frutta secca macinata a piacere. Procedura: Sul fuoco basso, e in una pentola, mescolate tutti gli ingredienti assieme e fate bollire tutto per 3 minu

Sfiha e fatayer

Ciao!! Che bello era trovare questo video registrato circa otto anni fa in Umbria a casa della mia carissima amica Delia, che ho conosciuto in Palestina 15 anni fa mentre studiavo al Notre Dame di Gerusalemme, e stavo preparandomi per andare in Italia a studiare. A trovarla in realtà ci sono stata due volte, una più bella dell'altra, l'ultima però l'abbiamo passata tra la natura quando il tempo permetteva e la cucina facendo delizie palestinesi tra cui queste. https://www.youtube.com/watch?v=gqsh4L0EDhs&t=41s

Hummus

 Prendere i ceci già bolliti, schiacciarli finche diventeranno cremosi, tuttavia, lasciare un poco di ceci interi e metterli da parte. Sciogliere accuratamente la tahine in aceto da vino, e aggiungerla ai ceci schiacciati.   Macinare finemente le noci tostate, mescolarle con il   succo di lime e un poco di aceto da vino, aggiungere al misto di ceci, mescolarlo con il prezzemolo e la menta tritati.   Aggiungere l'olio d'oliva dolce, atraf tib (spezie varie); semi di coriandolo, carawy , pepe nero, cannella e zenzero, mescolarli molto bene.   Nel fare questa salsa usare più succo di limone dell’aceto: mettere la salsa in una ciotola di porcellana, e cospargere la superficie con pistacchi tritati.   Per guarnire mettere sopra un sacco di olio d'oliva e cospargere con abbondante prezzemolo   tritato e dei boccioli di rosa.   Questa è una delle numerose ricette di hummus, che ho provato libro di ricette egiziane del XIV secolo   Kanz al-fawā’id fī tanwīʿ al-mawā’id  (“Treasure