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كسكسون عبندورة kusuksun con pomodoro

  Ciao! Siete mai stati invitati a una colazione tipica hebronese? La cucina di Hebron è un mondo variegato, semplice e complesso, ricco e povero, delizioso e molto di più, leggero e grasso, generoso e ancora più generoso, distinto e ordinario, con molte caratteristiche in esso. Hebron si distingue per il dialetto dei suoi abitanti, che ci rende immediatamente riconoscibili non appena parliamo... qualcuno chiede: 'Ma sei di Hebron?'. Se vi capita di essere invitati a una colazione tipica di Hebron da persone che conservano le tradizioni, specialmente nel cibo, dovreste trovare piatti di "kuskusun" كسكسون عبندورة con pomodoro sulla tavola. Potreste anche trovare vermicelli con zucchero, e sicuramente za'atar e olio, dibs inab دبس العنب con tahine... A Hebron, il "maftoul" si chiama "kuskusun" Cuscus, lo prepariamo con la semola di grano duro anziché il burgul, e non lo prepariamo fresco ogni volta che desideriamo cucinarlo, ma lo produciamo u
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Rape ripiene e condite con tahine

Su richiesta degli amici, condivido la ricetta delle rape ripiene e condite con yogurt e tahine. Vi svelerò anche un segreto prima di iniziare con gli ingredienti e il procedimento: questa è la seconda volta che le condisco con la tahine. A casa mia a Hebron, mia madre le condiva con sumac e pomodoro; invece, a Gerusalemme, si condiscono con tamarindo e poco pomodoro per dare un colore acceso alla salsa. Tutte e tre le versioni sono buone e hanno gusti unici. La ricetta con la tahine è tipica del nord della Cisgiordania, soprattutto a Nablus, dove si usa lo yogurt fresco (laban) in numerose ricette. Nel sud, utilizziamo quello secco, più forte come gusto. Non ci sono dosi precise per questa ricetta, va bene tutto. Quando ho chiesto la ricetta alla mia amica, non mi ha dato dosi precise, ha detto così: "È facilissimo farle con la tahine, svuota, riempi, fai bollire... e infine aggiungi tahine e limone. C'è chi mette anche aglio e coriandolo alla fine." Ingredienti: 1 chilo

Akkub عكوب

 Akkub, Gundelia in italiano.  Vi potrebbe sembrare strano, ma noi raccogliamo questa pianta e la prepariamo in vari modi, ovviamente dopo aver tagliato le spine. Di solito si raccoglie in primavera, nei mesi di Febbraio e Marzo.  É uno dei piatti pregiati in Palestina, è più amati soprattutto a Nablus in Cisgiordania. Mercoledì 8 Marzo ho preparato l' akkub per 30 persone in una dei miei incontri mensili con il forum culturale a Ramallah, è stata una bella esperienza, molti partecipanti l'hanno mangiato per la prima volta, ed è stato molto gradito.    Preservare e documentare  la cultura palestinese di cui anche quella culinaria è diventata una necessità urgente alla luce della battaglia culturale dell'occupazione contro tutto ciò che è palestinese e arabo, a partire dai suoi ripetuti tentativi di sradicare il palestinese dalla sua terra e di recidere il nostro legame con essa, per impedire di raccogliere i doni della terra a cui siamo abituati e che sappiamo trattare c

Burbara, il dolce per la festa della santità di Santa Barbara

  I cristiani cattolici d'Occidente in Palestina hanno festeggiato ogni anno Santa Barbara القديسة بربارة il 4 Dicembre, mentre  i cristiani ortodossi d'Oriente la  festeggiano il 17 dello stesso mese, ma entrambi  con lo stesso  dolce a base di grano che si chiama Burbara بربارة di cui l'origine è il nome della santa.  I festeggiamenti non si limitano a mangiare il dolce in casa, ma viene dato anche ai bambini travestiti che girano per le case nel loro quartiere la notte tra il 16 e il 17 Dicembre. Perché il grano? La ricetta del Burbara ha origine nella leggenda di Santa Barbara che si credeva aver assistito a un miracolo: mentre fuggiva correndo attraverso campi di grano appena seminati, le piante sono germogliate e cresciute in fretta per coprire le sue tracce.. Secondo il calendario contadino, l'avvenimento della festa del Burbara indica che la terra è pronta per accogliere i semi di grano. Nei proverbi palestinesi si dice: "nella festa del Burbara , rime

Mansaf, il piatto degli eventi

  “Le città sono odori , una città, qualsiasi città, che non sia riconoscibile dal suo odore , non merita di essere ricordata. L’odore è memoria, è tramonto ”i n presenza d’assenza " ( Mahmoud Darwish ) .  ِA Hebron si sente l’odore del burro chiarificato, del caffè Hamada all’incrocio tra A l S huhada street e la città vecchia , del l’olio di frittura delle bancarelle del falafel . A ppena oltrepassata la porta della città , dal negozio a sinistra , un pentolone di burro chiarificato emana un profumo buonissimo . E sulla stessa strada si sente l’odore del jameed . E’ u n prodotto a base di yogurt, che viene agitato per separare il burro ; il liquido che rimane viene salato e messo in una garza per eliminare il siero e quando si ottiene un impasto duro, si mescola ancora con del sale , si mette ad essiccare al sole per la conservazione. L’odore del jameed, fresco e stagionato, bianco brillante, che richiama alla mente il profumo del mansaf , il piatto di tutte le occasi